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CARDITO. Il consigliere Chiacchio: “L’asilo Fusco non chiuderà”

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Pasquale Chiacchio, consigliere comunale di Cardito, ha annunciato, tramite il gruppo Facebook Sei di Cardito se non hai perso la speranza, che l’asilo Fusco non chiuderà.

Ecco quanto comunicato: “Una buona notizia. L’asilo Fusco non chiude. Le suore resteranno a Cardito e la struttura scolastica sarà gestita da privati. Carditesi che credono ancora, giustamente, nelle potenzialità della nostra città e soprattutto del centro storico, quello che da anni ormai definiamo il cuore di Cardito.

Un ringraziamento particolare a chi ci ha creduto ed ha reso possibile quello che fino a qualche mese fa era solo un sogno.

Grazie di cuore a don Marco Miele e Nicola Mazzella che hanno dato forza alla mobilitazione dei carditesi, rappresentando, ancora una volta, un affidabile e sicuro punto di riferimento per tutta la comunità.

Grazie a tutti quei cittadini che si sono mobilitati facendo capire quanto sia ancora vivo il #cuoredicardito. Quanto ancora, nonostante i tempi e il degrado, vi sia in città una parte sana pronta alla mobilitazione per la collettività, per valorizzare quanto di buono abbia da sempre espresso la nostra storia; una parte di città che non ha perso la speranza e che vuole impegnarsi per un paese migliore.

Questa mobilitazione ha dimostrato che se lo vogliamo, possiamo riprenderci il futuro. Se lo vogliamo possiamo tornare ad essere protagonisti di una gloriosa storia ridotta ad un presente di inefficienza, degrado e mediocrità.

Il cuore di Cardito ha dimostrato di non volersi arrendere! Nonostante tutto. Non ci arrendiamo”.

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Attualità

Italia e 12 Paesi inviano una lettera ad Israele: “Aprire valichi per gli aiuti a Gaza”

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I ministri degli Esteri dell’Italia e di 12 Paesi (Canada, Danimarca, Francia, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito, Svezia, Australia, Finlandia, Germania, Giappone e Corea del Sud coordinati da Antonio Tajani in quanto Italia presidente del G7) esortano in una lettera, all’omologo israeliano Israel Katz, il governo di Israele “a consentire l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza attraverso tutti i valichi pertinenti, compreso quello di Rafah”.

I 13 Paesi chiedono “ulteriori passi”, a partire dalle azioni per proteggere i lavoratori delle organizzazioni umanitarie e i giornalisti.

“Bisogna lavorare per un cessate il fuoco sostenibile per evitare ulteriori vittime, per consentire a più aiuti di raggiungere la popolazione di Gaza e per permettere la ricostruzione del sistema sanitario”.

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Attualità

Giornata contro l’Omofobia, parla Mattarella: “Non bisogna rassegnarsi alla brutalità, inaccettabili aggressioni e discorsi d’odio”

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In occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato le istituzioni a impegnarsi “per una società inclusiva e rispettosa delle identità”. Ecco le sue dichiarazioni:

“L’intolleranza per il diverso, l’indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica. L’Italia non è immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d’odio, aggredite verbalmente e fisicamente. I principi di eguaglianza e non discriminazione sanciti dalla nostra costituzione, sono un presupposto imprescindibile per il progresso di qualsiasi società democratica e per la piena realizzazione di ogni persona umana. Sono più di sessanta i Paesi nel mondo in cui l’omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte”.

Poi, aggiunge: “Non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità. La violenza dei giudizi, di cui tanti cittadini sono vittime solo per il proprio orientamento sessuale, rappresenta un’offesa per l’intera collettività. L’impegno delle istituzioni deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità”.

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Attualità

USA, Joe Biden declassa ufficialmente la marijuana

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Il Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, ha deciso di declassare – a livello federale – la marijuana dal livello ‘Schedule 1’, riservato alle droghe pesanti, al livello ‘Schedule 3’ per le droghe leggere.
Lo ha annunciato al portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.
Pur trattandosi di cambiamento storico, il piano firmato dal procuratore generale Merrick Garland non legalizza completamente la marijuana per uso ricreativo

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